Qual è la differenza tra un hard disk esterno e un hard disk portatile?

Esiste un’ampia scelta di opzioni di archiviazione dei dati. Tra tutte queste scelte si rischia di fare confusione, soprattutto quando parliamo di archiviazione portatile ed esterna. Per archiviazione portatile si intendono i dischi rigidi facili da trasportare. L’archiviazione esterna è un termine più ampio che comprende tutte le unità non interne.

Le unità esterne includono qualsiasi dispositivo utilizzato all’esterno di un computer desktop o dello chassis di un laptop. I dischi rigidi esterni sono in genere più grandi e più pesanti dei modelli portatili. A differenza delle unità portatili, la maggior parte degli hard disk esterni richiede una fonte di alimentazione e una connessione USB per trasferire i dati tra il computer e il dispositivo. Leggi anche:

Come far lavorare al meglio il tuo hard disk ed evitare guasti

Le unità portatili sono più piccole e sottili per permettere agli utenti di portare con sé i propri dispositivi e accedere ai dati on the go.

Anche se sempre più persone si orientano verso l’archiviazione portatile, non esiste una soluzione ideale e universale. I tradizionali hdd esterni possono ancora offrire vantaggi ad alcuni utenti.

Capiamo meglio come sono fatti e confrontiamo i dispositivi per capire quale fa al caso nostro.

Pro e contro degli hard disk esterni

Quando vennero introdotti, i dispositivi esterni erano unità a disco rigido (HDD) con piatti magnetici e servivano essenzialmente ai backup esterni.

Nel corso del tempo le loro dimensioni si sono ridotte, fino a raggiungere lo standard moderno dei fattori di forma da 3,5 pollici e 2,5 pollici. Attualmente gli HDD esterni offrono capacità di archiviazione senza pari, con alcuni modelli consumer che raggiungono i 20 terabyte (TB). Sono indispensabili per creare backup e mantenere estesi archivi o librerie multimediali.

Anche i dischi esterni sono ancora la tecnologia dominante, i produttori utilizzano sempre più unità a stato solido (SSD) per l’archiviazione esterna. Gli SSD sono un’opzione di archiviazione ad alte prestazioni perché hanno velocità di lettura/scrittura e trasferimento più elevate, non emettono quasi alcun rumore e consumano meno energia rispetto agli HDD esterni. Sono anche più resistenti ai danni fisici derivanti da impatti improvvisi.

Gli SSD esterni hanno anche alcuni svantaggi come il prezzo più elevato e la durata. Gli SSD, infatti, memorizzano i dati nelle celle di memoria flash. Ogni volta che l’SSD applica una carica elettrica per scrivere dati su una di queste celle, queste si degradano. Questo fenomeno limita la quantità di dati che gli SSD possono scrivere prima dell’esaurimento. Una volta esaurito, un SSD esterno non può salvare i dati.

Nonostante i progressi tecnologici, le unità esterne risultano difficili da maneggiare o trasportare per questo i produttori si sono orientati verso lo sviluppo di modelli con una migliore portabilità.

Pro e contro delle unità portatili

All’inizio della loro diffusione, i dispositivi di archiviazione portatili altro non erano che dischi rigidi (HDD) da 2,5 pollici all’interno di una custodia compatta e leggera che veniva collegato a un computer tramite un cavo USB. Date le prime specifiche della tecnologia USB, alcuni sistemi non disponevano dell’alimentazione per supportare i dischi rigidi portatili. Di conseguenza, alcuni dischi rigidi portatili erano dotati di adattatori che fungevano da connettori dati e fornivano alimentazione aggiuntiva.

Questo limite è stato superato con USB 2.0, USB 3.0 e Thunderbolt. Oggi, la maggior parte delle unità portatili dispone di una connessione alimentata dal l’USB, non necessita di un cavo di alimentazione separato e soprattutto dispone al suo interno di un SSD.

Anche nelle unità portatili, gli SSD offrono maggiori prestazioni. Velocità di lettura/scrittura e velocità di trasferimento dati più elevate consentono agli utenti con un SSD portatile di accedere e salvare dati o condividere file rapidamente. Gli SSD portatili sono anche più silenziosi, più resistenti ai danni fisici grazie alla mancanza di parti mobili e consumano meno energia.

Anche la miniaturizzazione delle celle di memoria ha svolto un ruolo significativo nella diffusione degli SSD come dispositivi di archiviazione portatili. Rimpicciolire e persino impilare queste celle significa che i produttori possono rilasciare SSD portatili con capacità di archiviazione competitive più piccole che mai.

Come scegliere un’unità esterna o portatile

La ricerca del dispositivo di archiviazione esterno perfetto inizia con la valutazione delle proprie necessità perché nessuna unità portatile o esterna è superiore alle altre. Consulta la nostra Giuda all’acquisto dell’hard disk.

Alcuni esempi possono aiutarci a chiarire:

– un disco rigido esterno desktop potrebbe essere adatto a un’azienda, un imprenditore o un utente domestico che crea backup locali;
– un creator di contenuti o uno streamer potrebbe preferire i vantaggi prestazionali di un SSD esterno durante la modifica e il rendering di video o il trasferimento di file di grandi dimensioni;
– professionisti o studenti che hanno bisogno di portare con sé i propri dati a riunioni, aule, fiere, conferenze, etc. potrebbero optare per un disco rigido portatile o un SSD.

I sistemi operativi sono un altro aspetto della scelta di un’unità esterna. Windows, macOS e persino Linux a volte richiedono formati di file o schemi di partizione specifici sviluppati da Microsoft o Apple per eseguire determinate attività. Assicurati che l’unità esterna sia compatibile con un computer Windows o Mac.

Coloro che sono preoccupati per la durata o l’affidabilità delle unità esterne dovrebbero prendere in considerazione produttori affidabili, come Western Digital, Seagate, Toshiba e Samsung. Per capire come prevedere la durata di vita dell’unità, leggi il nostro approfondimento

Qual è la durata di vita di un hard disk?

Alternative alle unità esterne e portatili

Oggi esistono altre opzioni per gestire i propri dati, effettuare il backup e/o renderli disponibili sempre.

Per quanto riguarda l’archiviazione esterna portatile, le unità flash USB (chiamate anche pen drive) sono un’opzione per i consumatori che necessitano di un’alternativa più compatta e leggera agli HDD e agli SSD. Sono dispositivi adatti per archiviare documenti più piccoli o file multimediali.

L’archiviazione sul cloud è un’altra opzione per le persone che non desiderano un disco rigido esterno, un SSD o un’unità flash, in più consente a chiunque disponga di una connessione Internet di accedere, gestire e salvare i propri file online. Leggi anche:

Utilizzare il cloud per il backup dei dati: pro e contro

Proteggi i tuoi dati

Indipendentemente dall’unità esterna o dallo scenario di utilizzo, la protezione dei tuoi dati merita la priorità. Ogni dispositivo di archiviazione prima o poi smette di funzionare. Un errore imprevedibile potrebbe portare a una perdita di dati catastrofica.

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